DANNI DA COSE IN CUSTODIA
Il condominio deve risarcire l’infortunio del minore schiacciato dal portone
Il condominio deve risarcire il minore che rimane schiacciato dal portone. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza 10860/2012, accogliendo il ricorso dell’infortunato, ormai maggiorenne, in quanto la responsabilità per cose in custodia ha natura oggettiva.La Suprema corte nel rinviare il giudizio di merito al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, infatti, ha affermato il seguente principio di diritto “la responsabilità ex articolo 2051 del codice civile per i danni cagionati da cose in custodia ha carattere oggettivo; perché essa possa, in concreto, configurarsi è sufficiente che l’attore dimostri il verificarsi dell’evento dannoso e del suo rapporto di causalità con il bene, salvo la prova del fortuito, incombente sul custode”.
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RISARCIMENTO DEL DANNO
Autostrade, non risarcibile l'incidente causato da cani abbandonati
Corte di cassazione - Sezione III civile - Sentenza 9 maggio 2012 n. 7037
Autostrade non è responsabile per l’incidente causato da cani presenti lungo la strada. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza 7037/2012, ricordando che la società non è tenuta ad una vigilanza 24 ore su 24 e che, in ogni caso, la presenza di cani in una autostrada non può certamente essere prevedibile, perchè potrebbero essere stati abbandonati in qualsiasi momento. Per queste ragioni la Terza sezione civile ha respinto il ricorso di una donna che era finita con l'auto contro il guard rail per evitare due cani sbucati all'improvviso. L'automobilista chiedeva i danni alla società Autostrade, contestando, tra le altre cose, la mancata manutenzione della recinzione della sede stradale. La richiesta di risarcimento era già stata bocciata dalla Corte d'appello di Napoli, nel febbraio 2009. Inutile il ricorso in Cassazione. Piazza Cavour ha fatto notare che correttamente “in mancanza di prova di omessa manutenzione della recinzione stradale” è stato ravvisato il caso fortuito “nel probabile abbandono dei cani da parte di un terzo, desunto dalla presenza nelle adiacenze di un'area di servizio e dalla mancanza di una via di fuga per gli stessi, fatto imprevedibile ed inevitabile nel suo accadimento repentino non potendosi pretendere un continuo controllo della sede autostradale onde impedirlo».
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